Il 23-24-25 novembre duemiladiciotto al Vegan Days Pontedera saremo presenti con il banchino con le autoproduzioni
Domenica 25 alle 19:00 chiudiamo con il Workshop
“PoisonInc. Laboratori multinazionali e agrobusiness”
Conosci quello che mangi? Sai da dove viene? Sai chi lo produce e come?
Laboratorio per ri-conoscere le multinazionali, gli alimenti trattati, i vegetali ibridi, ogm e brevettati.
Per sapere cosa evitare, cosa è meglio autoprodurre.
Per
riconoscere il selvatico dal manipolato e per capire perchè (spesso)
l'agricoltura e (sempre) l'allevamento causano l'avvelenamento della
terra.
Porteremo qualche prodotto banale di uso comune e diffuso (acqua, succhi di frutta, latte vegetale, glifosato e quello che riusciamo a riciclare), lo faremo girare tra di voi, chiedendovi di riconoscere se è di una multinazionale oppure no e se sapete cosa comporta l'accettazione del contratto di acquisto di questi prodotti.
Poi porteremo frutta, verdura e semi sia presi dal supermercato che dal contadino oppure di piante selvatiche per farvi vedere le differenze per spiegarvi qualcosina su ibridi, trattamenti e ogm.
Non mancherà la questione animale ponendo a confronto foto di animali modificati (broiler, mucche "da latte", maiali "da ingrasso" ) e foto di animali liberi e/o selvatici per farvi cogliere le differenze e spiegarvi brevemente tecniche d'ingrasso, allevamento, costrizioni e genomica
Agripunk è un rifugio per animali liberati da allevamenti, da violenze, dalla macellazione.
E' un rifugio che accoglie chi si ribella a questo sistema che promuove lo smembramento dei corpi umani e non umani.
Ma
è anche un posto dove ognuno di questi individui liberati porta con se
una testimonianza che viene approfondita per apprendere al meglio il
funzionamento del sistema specista, fascista, razzista, capitalista per
poter escogitare delle forme di resistenza allo stesso sistema.
E
questa testimonianza la porta anche il luogo stesso sul quale sorge
questo rifugio: un ex allevamento intensivo di tacchini "da carne".
Altra
attività di questo posto è quella di recuperare semi antichi, semi
tradizionali, semi non trattati per coltivare piante che si integrano
con l'ambiente selvatico in cui è immerso, che donano cibo per chi lo
abita e regalano semi prolifichi per l'anno che verrà o per scambiarli e
regalarli aumentando la loro diffusione.