Agripunk on tour - Agosto e Settembre 2016

Ciao!
Vi segnaliamo gli appuntamenti che ci porteranno in trasferta per tenere una serie di "conferenze", oltre al solito banchino sempre più meraviglioso arricchito delle nuove autoproduzioni create coi frutti dell'estate....

Dal letame nascono i fior, per il letame ci muore il maiale

Avevamo iniziato ad analizzare come 3 delle principali motivazioni per convincere una persona a smettere di mangiare carni e derivati, fossero altamente antropocentriche e, purtroppo, confutabili.
Motivazioni spesso valide e spesso usate dalle campagne animaliste però spesso hanno portato ad un rapporto errato con l'altro, altre ad un allontanamento dall'etica antispecista e ad alcune il sistema ha posto rimedio studiando e sviluppando soluzioni.
La prima motivazione è quella legata al paragone "uno lo mangi, l'altro lo coccoli" che tende ad assimilare gli animali da reddito a quelli domestici (trattata qui), la seconda motivazione è quella salutistica (trattata qui), la terza è quella legata all'inquinamento degli allevamenti intensivi che tratteremo ora.
Gli allevamenti intensivi inquinano, quello è ovvio.

La china scivolosa della compassione e del voler mangiare carne a tutti i costi

Vogliamo condividere con voi un appello che abbiamo sottoscritto e che, da quando è stato pubblicato, ci ha illuminati su una realtà che all'epoca si conosceva forse poco, ma che ora grazie
anche alla portata mediatica dell'argomento "allevamenti intensivi" è prepotentemente tornata alla ribalta.

Subito vi riproponiamo l'appello che potete trovare nel blog di Bio-violenza, al mattatoio sani e felici.

CIWF - La china scivolosa della compassione: appello per una presa di posizione contro le campagne pseudo-animaliste....

Meno amore, più rispetto.

Una delle prime motivazioni usate per convincere una persona a diventare vegana, è quella che rivendica quanto gli animali siano esseri senzienti, che come noi hanno dei sentimenti, che provano dolore e che sono meritevoli della nostra compassione ed empatia in quanto simili a noi o ai "nostri" animali considerati "domestici".
La seconda è quella secondo la quale il consumo di carne non sarebbe idoneo con la nostra natura di frugivori e che il consumo di derivati animali di varia natura, crea scompensi al nostro organismo che vanno dall'acidificazione del sangue all'insorgenza di tumori.
La terza è che la coltivazione intensiva, per sfamare gli animali detenuti negli allevamenti anch'essi intensivi,  e gli allevamenti stessi privano la maggior parte della popolazione mondiale di risorse sia in termini di cibo, che di terreno, che di diritti oltre che inquinare pesantemente il pianeta.
Ora tutte e tre queste motivazioni sono fondamentalmente vere.

Nuoce gravemente a chi?

Non possiamo non dire la nostra a riguardo della pubblicazione dell'OMS riguardo la scalata della carne rossa e degli insaccati in cima alla graduatoria dei fattori di rischio in quanto cancerogeni o potenzialmente cancerogeni.
Tutti questi discorsi, oltre a far passare in secondo piano la più evidente controindicazione del consumo di carne, ossia che chi ce la fornisce muore per farlo e quindi nuoce prima di tutto ai milioni di animali che ogni giorno sono rinchiusi negli allevamenti, intensivi e non, e che vengono macellati, tende anche a portare l'attenzione solo alcune categorie di prodotti lasciando intendere che il consumo di carne "bianca" ossia pollo, tacchino, coniglio e pesce nonchè dei derivati in verità non sarebbe sotto accusa.
Inoltre come purtroppo ben sappiamo, dire che una cosa "nuoce gravemente alla salute" non attacca molto se non in persone che hanno già dei problemi o una genealogia che potrebbe portargliene...lo si vede dal continuo fumare della gente, dal continuo sbuffare delle ciminiere, dal continuo trivellare delle montagne piene di asbesto e uranio, dal continuo sviluppo di organismi modificati geneticamente e prodotti chimici specifici per la loro sopravvivenza, dal continuo inserimento di additivi e sostanze chimiche in alimenti, detersivi, prodotti per l'igiene fino ad arrivare alla sperimentazione animale che in quanto modello non affidabile, fa arrivare in commercio farmaci dai molteplici effetti collaterali indesiderati.
Viviamo in un mondo che "nuoce gravemente alla salute".

Volantino da diffondere (italiano, inglese, francese, spagnolo e greco)

Car* amic* vi postiamo il nostro nuovo volantino scaricabile e stampabile per essere diffuso.
Vi ricordiamo che potete aiutarci in questo e molti altri modi.
Potete aiutarci con una donazione libera,
destinandoci il vostro 5x1000,
creando un gruppo di supporto che ci aiuti a riscattare questo posto "adottando" un ettaro liberato.
Ogni animale che viene a vivere qui, può essere libero davvero.
Aiutateci a regalare loro questa libertà,
 aiutateci a riscattare il podere L'Isola!

Cento oche hanno bisogno di noi!

La scorsa settimana a Belforte, frazione di Gazzuolo, al confine tra Mantova e Cremona, è stato individuato un allevamento abusivo di oche.
Gli animali, più di centocinquanta, erano – in base a quanto riportato da “La Provincia di Cremona” - detenuti all'interno di un'abitazione, in barba a qualsiasi regolamento su igiene e norme di detenzione degli animali.
Difficile immaginare in che condizioni le povere oche siano state costrette a sopravvivere.
La scoperta di questo lager casalingo avrebbe potuto (e dovuto) significare per loro la fine di un incubo.
Ed invece quel che è accaduto è esattamente l'opposto.
Il proprietario dell'allevamento illegale ha patteggiato con il comune di Gazzuolo, ed ottenuto la ratifica di un'ordinanza, datata 14 agosto, che da il nulla osta all'uccisione immediata degli animali “in sovrannumero” rispetto al massimo consentito dalla legge per gli allevamenti domestici.
In pratica, entro domani, più di cento oche saranno massacrate.
Al solito, saranno gli animali a pagare colpe di altri.
Al solito, la risposta delle istituzioni è quella più facile. Ma più ingiusta.
Lo vediamo in ogni ambito, come a prevalere sia la politica della coercizione, dello sfruttamento, dell'uso della forza verso chi è considerato inferiore, o inopportuno, fastidioso, inutile.
Per questi animali, per queste “stupide oche”, non viene neanche presa in considerazione la possibilità di salvar loro la vita, cercare per loro un'alternativa.
E' uno scenario che si ripete. Lo abbiamo visto tante volte in passato nei tanti casi di cinghiali ed altri animali selvatici condannati a morte per il solo fatto di esistere e pervicacemente cercare di sopravvivere in un mondo sempre più antropizzato ed urbanizzato. O in quelli di animali che fuoriescono dalle gabbie, reali e ideali, in cui sono stati rinchiusi (da carne, da laboratorio, da pelliccia, da circo) e diventano per questo o inutili o pericolosi. Sono casi anche recenti, come quello delle mucche dell'allevamento di Suzzara (aiutate dalla Rete dei Santuari di Animali Liberi), o quello dei tori di Pantelleria (anche loro salvi grazie all'estesa mobilitazione). O di Scilla, il toro evaso in Sicilia e che presto verrà accolto da Agripunk Onlus.
Perché – e lo abbiamo dimostrato tante volte – un'alternativa è possibile.
E mentre lavoriamo per un cambiamento radicale, per una società nuova, possiamo provare a cambiare il destino, qui ed ora, di chi si trova al momento stritolato tra gli ingranaggi di questo sistema. Possiamo provare a dare dei segnali, a porre le basi, a gettare semi.
Possiamo provare, intanto, qui ed ora, a fermare la mattanza e salvare le cento oche condannate a morte.

Scriviamo e telefoniamo al sindaco, alla ASL, alla polizia municipale. Auguriamo loro buon ferragosto e chiediamo che intervengano prontamente per bloccare il massacro.

Blocco mail:
sindaco@comune.gazzuolo.mn.it; vigilanza@comune.gazzuolo.mn.it; vet.viadana@aslmn.it; provincia.mn@gazzettadimantova.it ; redazione@cronacamantova.it;cronaca@vocedimantova.it; info@newsmantova.it; redazionemantova@radiobruno.it

Telefoni:
Sindaco di Gazzuolo, sig. Loris Contesini: 0376/924924

Vicesindaco ed assessore al territorio, sig. Enzo Benedetti: 3331031878

Polizia Municipale di Gazzuolo: 3351204155

ASL distretto veterinario di Viadana: 0375789754

Mail tipo:
Al sindaco di Gazzuolo, al responsabile ASL, al responsabile Polizia Municipale

Gent. Sig.ri,
ho appreso della scoperta, nella frazione di Belforte, di un allevamento abusivo di oche.
Gli animali erano detenuti in altissimo numero all'interno di un'abitazione, il cui proprietario era privo di qualsiasi permesso ed operava al di fuori di ogni regolamento e norma.
Ho anche appreso che è stata emessa ordinanza urgente che consente all'allevatore di uccidere tutti gli animali in sovrannumero (più di cento) entro domani.
Ma quelle oche non sono cose, sono esseri senzienti. E non hanno colpa alcuna in questa vicenda. Anzi, sono le prime vittime.
Una soluzione alternativa è possibile, che salvi loro la vita e dia un segnale, da parte vostra, di empatia e compassione nei loro confronti.
Esistono associazioni e rifugi che possono impegnarsi nel loro ritiro e allocamento.
Vi chiedo un gesto di umanità.

nome cognome

*EVENTO FACEBOOK DI LE GRANDI ORECCHIE ONLUS*

#FreeScillaNow

AGGIORNAMENTO FINALE: SCILLA E' A CASA!
Il 27 ottobre, finalmente, Scilla ci raggiunge!
Il suo arrivo QUI

Sono passati quasi 4 mesi... ora basta!
Tweetstorm su Fb e su Twitter: ‪#‎FreeScillaNow‬
Mail DA INVIARE A:
passanna@unime.it; mpanzera@unime.it; sezionestudipm@comune.messina.it; comando.messina@vigilfuoco.it; so.messina@vigilfuoco.it; cronacamessina@gazzettadelsud.it; protocollogenerale@comune.messina.it; info@tempostretto.it; renato.accorinti@comune.messina.it; veterinario.dipartimento@asp.messina.it
Da scrivere anche messaggio su Fb su pagine Verdebenecomune, Renato Accorinti, Università di Messina, Gazzetta del sud e a chi volete e pensate possa interessare
Testo:
Buongiorno,
scriviamo questa mail per chiedere ancora una volta, per l'ennesima volta che Scilla, il vitello dello stretto di Messina, sia liberato e che sia autorizzato il suo trasferimento presso il rifugio Agripunk che si trova ad Ambra (Ar).
Inviamo questa mail anche a chi ha provveduto fisicamente al suo recupero e a chi direttamente o indirettamente può avere a cuore la sorte di Scilla.
Chiediamo che il commandante dei Vigili del fuoco Paolo Costantino e che il comandante della Polizia Municipale Biagio Santagati si uniscano al nostro appello.
Voi lo avete salvato e ci piace credere che in qualche modo ci tenete a lui.
Da quando lo avete salvato dalle acque, 4 mesi fa, tutto sembra sia stato fatto per farlo finalmente partire con destinazione Toscana, dove si trova il rifugio, ma ora siamo ad un punto di stallo.
Non si capisce il perchè non venga lasciato andare non essendoci, secondo tutti i coinvolti, nessun altro ostacolo alla sua salvezza.
Chiediamo alla Prof. Annamaria Passantino direttore sanitario dell'Università di Messina e al prof. Michele Panzera, ordinario di etologia veterinaria e benessere animale di unirsi anche loro al nostro appello.
Non pensate anche voi che Scilla a questo punto ne abbia passate anche troppe?
Non pensate anche voi che sia il momento di dargli finalmente l'opportunità che si è conquistato di vivere una vita serena?
Chiediamo alle redazioni dei giornali che avevano raccontato la sua storia, di parlare ancora di lui, di fare presente all'opinione pubblica che a distanza di 4 mesi tutto sarebbe pronto per dargli di una nuova vita, ma che ancora non gli viene concessa.
Chiediamo ancora, di nuovo, al sig. Sindaco Renato Accorinti e all'assessore Daniele Ialacqua di imporsi e di dare fine a questa storia nell'unica maniera in cui deve finire.
Chiediamo al dipartimento di sanità veterinaria dell'Asp di Messina la stessa cosa...lasciatelo andare, lasciategli raggiungere la sua nuova casa.
Ve lo chiediamo per favore.
Per chi non ricorda di chi stiamo parlando, articolo del 8-4-2016

ORDINANZA REVOCATA! I TORI SONO SALVI! AIUTIAMO I TORI DI PANTELLERIA

TORI DI PANTELLERIA - VITTORIA!
A seguito dell'incontro odierno l'ordinanza di abbattimento dei tori è stata revocata!
Grazie a tutti e tutte per la partecipazione. Abbiamo davvero fatto la differenza.
Presto seguirà comunicato in merito.
Animali liberi!

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Nella meravigliosa isola di Pantelleria, da ormai sette anni, vivono tre tori.
Liberi.
Il loro “padrone”, colui che ogni estate li portava al pascolo brado, è infatti morto proprio sette anni or sono. E da allora loro sono rimasti lì. Al brado pascolo. Liberi nella campagna di Pantelleria.
Senza più padroni, senza più marche e marchi.
Per sette anni sono vissuti indisturbati e felici.

Ma ora le cose sono cambiate.
I terribili incendi scatenati nelle settimane precedenti hanno distrutto la loro terra. Come molti altri animali sopravvissuti, non hanno più cibo a sufficienza. E questo li ha spinti ad avvicinarsi alle case. E all’uomo.
Sono così diventati un pericolo.
E nei loro confronti è stata emessa un’ordinanza d’urgenza di abbattimento e distruzione.
Ovvero, verranno cacciati, verranno uccisi, ed i loro corpi verranno distrutti.
Per salvaguardare la pubblica incolumità e salute.

Ma esiste un’alternativa.
Quella che mai – quando si tratta di animali – viene presa in considerazione dalle autorità.

Esiste una valle, isolata, dove potrebbero andare a vivere. Esistono persone che li ospiterebbero e se ne prenderebbero cura. Lì potrebbero continuare a vivere come han fatto finora, e come tutti gli animali vorrebbero e dovrebbero fare. Liberi.

I tori di Pantelleria hanno bisogno di avere il nostro sostegno. 
Se tante voci si alzeranno, se tante mail e lettere arriveranno, potremmo forse riuscire ad aiutarli. Ad avere salva la vita. A non perdere la loro libertà.

Vi chiediamo di condividere questo appello, e di scrivere al sindaco di Pantelleria e alla ASL di riferimento affinché l’ordinanza venga abrogata e venga invece data l’autorizzazione al loro trasferimento.

Ecco il blocco mail:
gabrielesindaco@comunepantelleria.it; siragusavicesindaco@comunepantelleria.it; comandopm@comunepantelleria.it; assessore.risorseagricole@regione.sicilia.it; segreteria.assessorerisorseagricole@regione.sicilia.it; area.veterinaria@asltrapani.it; distretto.sanitario.pantelleria@asptrapani.it; 

E la mail tipo:


Al sindaco di Pantelleria, Dott. Salvatore Gino Gabriele,
Al responsabile del Servizio Veterinario ASP Trapani, distretto di Pantelleria, dott. Salvatore Avola
Al Comandante Polizia Municipale Comm. Vito Simonte
All’Assessore Regionale all’Agricoltura, Dott. Antonello Cracolici

Egregi signori,
ho saputo che nella vostra isola, da ben sette anni, vivono liberi tre tori.
Gli animali non hanno mai infastidito nessuno. Hanno condotto la loro vita tranquilli, immersi nella natura.
Soltanto di recente, e soltanto a causa dei terribili incendi (molti, ricordiamolo, dolosi), gli animali, privati dal fuoco del cibo necessario, si sono spinti fino in prossimità delle abitazioni.
Il timore che possano causare pericoli per la pubblica incolumità ha spinto la vostra amministrazione ad emettere ordinanza urgente di abbattimento e distruzione.

Esiste però un’alternativa, che vi chiedo di voler prendere in esame.
Esiste un luogo dove questi animali verrebbero accolti ed accuditi.
Dove potrebbero continuare la loro vita, indisturbati, e senza creare fastidio alcuno.

Non sono i tre tori i responsabili di quel che è accaduto, ma chi ha criminalmente causato i roghi che hanno distrutto la vostra meravigliosa terra.

Chiedo pertanto che non siano loro a pagare.
Tanto più che una nuova casa li attende.

AGGIORNAMENTO:
Abbiamo purtroppo appreso che, molto probabilmente, uno dei tre tori è stato ucciso.
Ma gli altri due, seppur stanchi ed affamati, sono ancora vivi e liberi.

Intanto, grazie alle vostre telefonate e mail, il sindaco di Pantelleria pare essere disponibile al dialogo.
Qualora fossimo in grado di garantire un luogo adatto al loro rifugio, con il benestare della ASL, avrebbero vita salva.
Continuiamo quindi con le trattative, voi continuate a farvi sentire!

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