Smontare la gabbia

Finalmente possiamo annunciare l'uscita di questa fatica (nostra e di tant* contributor*)!
Da metà marzo nelle librerie "Smontare la gabbia. Anticapitalismo e movimento di liberazione animale" (mimesis), a cura di Niccolò Bertuzzi e Marco Reggio, con contributi di: Agripunk, Collettivo BioViolenza, Francesca De Matteis, feminoska, Francesca Gelli, Davide Majocchi, Maria Cristina Polzonetti, Collettivo Resistenza Animale, Nicola Righetti, e con la postfazione di Massimo Filippi.

Dalla quarta di copertina:
Il movimento di liberazione animale ha avuto in Italia particolare rilievo negli ultimi anni, a partire dalle campagne contro pellicce e vivisezione sviluppate nei primi anni 2000 da gruppi radicali di ispirazione anarchica ed ecologista. Il culmine di interesse pubblico si è avuto, più di recente, con le mobilitazioni contro l’allevamento Green Hill. Le prassi adottate da associazioni e gruppi animalisti hanno portato a un panorama difficile da “leggere”, in cui convivono dibattiti, strategie e pratiche inedite, spesso in conflitto fra loro. Questa raccolta di saggi si propone di fornire una panoramica su alcune nuove frontiere interpellando collettivi, gruppi, studios* e attivist* che partecipano alla ricerca teorica e alle iniziative di questa galassia estremamente eterogenea. Un testo volutamente situato e partigiano, ma attento a cogliere non solo il carattere specista delle società moderne (e dell’Italia contemporanea, in modo particolare) ma anche le criticità dello stesso movimento e delle sue numerose anime interne. L’approccio intersezionale che attraversa la raccolta di scritti si avvale delle esperienze di ricerca e attivismo che hanno saputo mettere in connessione, fra gli altri, Animal Studies, transfemminismo queer, istanze antirazziste e anticapitaliste, resistenza animale, sociologia dei movimenti per articolare un discorso antispecista schierato contro il qualunquismo di certo animalismo di destra o comunque “spoliticizzato”.

La bellissima copertina è il Quinto Stato di Cristina Beretta Barbieri.
Siamo veramente onorati ed emozionati per aver avuto l'occasione di portare anche un nostro contributo a questo libro che, a nostro parere, è davvero un gran bel libro e di poter collaborare con delle persone e attivist* così speciali!

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