Lode o cacciatore!
Tu impavido, selvaggio, che scruti l'orizzonte dall'alto e senza paura, nemmeno un accenno di tremore, premi il tuo grilletto e per un attimo ti credi padrone dell'universo.
Ovvio che titolo e premessa sono molto ironici..
sarcastici più che altro.
Da un pò di giorni odio i cacciatori ancora di più di quanto li odiavo prima..e pensavo di essere arrivata al culmine.
Ma non è così.
Dopo avere letto la notizia della morte di Daniza durante la sedazione per la cattura, il mio odio è salito ancora.
Odio odiare.
E' una perdita di tempo e salute.
Ti focalizzi sul quello e rischi di perderti tante cose belle.
Ma il mio è un odio diverso.
Odio perchè non capisco.
Non ho mai capito che divertimento ci trovavano i miei nonni ad andare a caccia.
Il nonno paterno se n'è andato parecchi anni fa.
Quando è morto a mio padre toccava in eredità il fucile...ebbe il buon senso, ma non troppo, di non tenerlo e di regalarlo al più caro amico di mio nonno..facendo in modo che quel fucile continuasse a sparare.
Il nonno materno è ancora vivo e vegeto e, per fortuna, pare che non vada più a caccia ma vada solo a far correre i cani nei campi.
Con lui c'ho sempre discusso e litigato perchè andavo a trovare mia nonna spesso, avevo un laboratorietto di restauro nella casina accanto, e quando ci arrivavo trovavo piume e pellicce.
Quando andava bene..
Quando andava male addirittura lepri appese al filo dei panni.
Ma erano i miei nonni..lui è mio nonno.
Ma lo stesso la rabbia montava.
Da quando abito qui in Toscana, patria di cinghialari, la rabbia è cresciuta insieme all'odio.
Non capisco come possa essere una persona fissata in maniera così maniacale al suo fucile e alla sua mimetica.
Svegliarsi alle 5 di mattina, di domenica, con sti imbecilli che ti sparano sotto la finestra della camera da letto, farebbe incazzare anche l'uomo più buono del mondo.
E' da quasi 2 anni che, puntualmente, scacciamo gli idioti che vengono a caprioli..quei fantastici caprioli che ogni alba e ogni tramonto, vengono a salutare i nostri capretti.
Poi qualche giorno fa, quella che credevo l'apoteosi.
Veniamo chiamati per essere affidatari di un cinghialetto che, causa grossa lesione al setto nasale da arma da fuoco, non è ritenuto idoneo ad essere reinserito in natura.
Un anno e mezzo fa, girellava per un paese qui del comune di Bucine insieme alla sua mamma, attirati dai cestini delle immondizie e dalle "briciole" cadute dalle tovaglie sventolate dopo lauti pasti.
Un giorno sparirono entrambi.
Poco dopo rifece capolino in paese un cinghialotto da solo...senza la madre.
Aveva perso la sua mamma e si ricordava che in paese erano stati buoni con lui, quindi ci ritornò in cerca di aiuto.
Non aveva capito che forse gli stessi mariti delle donne che lo sfamavano, avevano ucciso la sua mamma..e non solo..
Il cinghialetto arrivò con un buco che gli perforava il setto nasale..dal lato destro il foro d'entrata di un paio di centimetri al lato sinistro dove l'esplosione del proiettile gli aveva procurato una lacerazione grossa come un pugno.
La gente del posto lo accolse e accudì, forse perchè in fondo in fondo qualcuno aveva sulla coscienza il peso di cosa era accaduto.
Da lì diventò una star..foto, coccole, pappa, brioche..l'idolo del paese.
Però il piccolo cinghialotto cresceva..dopo un anno e ancora col buco a sinistra aperto, iniziava ad essere grande ed a spaventare i bambini.
Inoltre quando mangia, a causa della lesione, parte del cibo gli fuoriesce dal buco, lui soffia, lo sputa e se lo rimangia.
E non era bello da vedere.
Poi qualcuno iniziava a notare con troppo interesse le dimensioni dei suoi cosciotti setolosi.
Accolto, ferito, reso orfano, ri-accolto e poi di nuovo minacciato..anche questo va oltre la mia comprensione.
Le donne che avevano a cuore la sua sorte si sono mobilitate e sono riuscite a farlo prelevare dalla Provinciale per metterlo al sicuro prima dell'irreparabile, poi insieme a Mila siamo riusciti a farlo giungere a noi.
Ce l'hanno affidato sicuri che qui non gli accadrà mai nulla di spiacevole.
Oggi stavamo sistemando la recinzione per tenerlo al sicuro lontano e protetto dai pericoli ed eravamo felici, lavoravamo davvero felici.
Entro in casa un attimo..guardo se ho posta su Facebook e leggo di lei..Daniza.
Un'altra madre uccisa e altri figli orfani e in pericolo.
Non ci credo.
Continuo a non capire.
E' surreale ma è accaduto.
Esco sconvolta e riprendo le normali cose da fare della sera..tacchina e faraone a nanna, cinghialotto al sicuro e recupero capre che si stavano ingozzando.
Avevo quasi messo le caprette nel primo cancello quando si sente uno sparo assurdo nelle vicinanze.
Loro agghiacciate, Pablo che inizia a gridare, noi bianchi come cenci che iniziamo ad urlare.
Ma che siamo in guerra?
E l'odio è salito alla massima potenza.
Siamo in mezzo ai boschi, è vero..ma ci sono boschi e case entrambi abitati e non capisco come possano permettersi di terrorizzare la gente e gli animali che ci vivono in questo modo.
Oltre a non capire cosa ci trovano ad uccidere delle creature così magiche.
Lode o cacciatore e tutti quelli come te.
Che puoi fare quello che vuoi senza fregartene mai delle conseguenze.
Che puoi fare quello che vuoi senza fregartene mai delle conseguenze.
Per te ci sono leggi che puoi violare e leggi che puoi fare.
Per te non esistono confini.
Tu puoi girare per i boschi con il buio e magari spararmi mentre attraverso i capannoni con le mie capre.
Tu che vuoi riprenderti un cinghiale mancato.
Tu che terrorizzi e ammazzi madri e crei orfani che da soli probabilmente non ce la faranno.
Lode o cacciatore..che tu sia mio nonno, il mio vicino di casa, un addetto alla cattura di un'orsa..chiunque..sappi che ti odio.
Ti odio perchè non capisco come mai al posto di cuore e cervello, ti hanno messo un pezzo di pietra e una ghianda vuota.