non avremmo mai voluto scriverlo perchè non avremmo mai voluto che accadesse,
ma purtroppo c'est la vie..
Stamattina al risveglio abbiamo avuto una orrenda e straziante sorpresa.
La nostra Lisetta, a 5 mesi esatti dalla sua liberazione, è stata trovata morta aggredita da un qualche animale selvatico.
Non riusciamo a capire come possa essere successo..prima Kikko e ora lei e non era mai capitato che animali sevatici entrassero in giardino e si avvicinassero così alla casa.
Chi è venuto qui sa che dormivano tutti in un posto subito dietro casa dove potevamo controllarle di continuo e dormivano fuori per loro insindacabile scelta.
Quando hanno iniziato a godere della bellezza della libertà, si sono rifiutate di tornare ad avere mura intorno a loro e hanno scelto le stelle.
Ora Giorgina è da sola ma per fortuna Nefer e Cleo le stanno vicine.
Lisetta era la più chiacchierona e spavalda delle due e ci mancherà da morire non vederla abbaiare insieme a Diablo ai caprioli.
Ciao cuoricino nostro e perdonaci se abbiamo sottovalutato la potenza della natura.
Ci manchi da impazzire e sempre ci mancherai.
E non abbiamo nemmeno il tempo per piangerti come meriteresti.
L'altro ieri ci è arrivata la nostra vicina di casa che abita a Gavignano, che anche lei si prodiga ogni giorno per gli animali, tutta trafelata e in allarme per questo simpatico setoloso, Ciccino.
Ciccino, anche chiamato Lino, è un cinghialetto che un anno fa è comparso a San Leolino, paese nel comune di Bucine.
Si avvicinò piano piano alle case del paese, orfano a causa dei cacciatori per cercare cibo e aiuto.
Probabilmente quando hanno sparato alla sua mamma, hanno cercato di ammazzare anche lui solo che il fato ha voluto che venisse colpito in pieno muso provocandogli un buco d'entrata ormai rimarginato e uno di uscita largo ora di 2 centimetri dal quale fuoriesce l'aria che respira e parte del cibo che ingoia.
Stremato e affamato è stato accolto dagli abitanti del paese i quali si sono prodigati per nutrirlo e curarlo (http://valdarnopost.it/news/a-san-leolino-adottato-un-piccolo-cinghiale-dagli-abitanti-e-diventa-subito-la-mascotte-del-paese).
Ora, con la riapertura della caccia imminente e la crescita del povero Ciccino, si sono trovati nella difficile decisione di portarlo via dal paese.
Al recupero dell'animale ha provveduto la Polizia Provinciale e, grazie alla tenacia delle donne di San Leolino e alla mega tenacia di Mila, si è riusciti a trovare una sistemazione presso di noi che siamo vicini, cosicchè queste persone possano continuare a vederlo e curarlo.
Ci è stato affidato regolarmente e momentaneamente stallato nella cuccia dei capri.
Urge però la costruzione di un recinto idoneo, sia a contenere la sua futura stazza sia adatta a rispecchiare di più la situazione boschiva al quale deve riabituarsi.
Per ora è ritenuto inadeguato al reinserimento in natura, ma confidiamo che con il suo spirito forte e le nostre cure, possa essere entro breve autosufficiente e liberato in natura.
Con il suo arrivo e lo scompiglio che ha creato la sua vicenda, stiamo anche cercando di far si che tutta la "nostra" area sia interdetta ai cacciatori di qualunque tipo sia per non creare ulteriori traumi a Ciccino in vista soprattutto di una sua futura liberazione nei nostri boschi, sia per preservare la tranquillità dei nostri animali e degli altri abitanti del bosco stesso.
Gli animali selvatici non si avvicinano alle case, se non hanno una motivazione e il trambusto scatenato dai cacciatori in periodo di caccia e di preaperture causa danni molteplici, dei quali non ci rendiamo conto se non nel momento in cui ci toccano..Ciccino e Lisetta sono vittime entrambi di questo.
La caccia ha ferito Ciccino e la preapertura ha causato forse la morte di Lisetta.
Andiamo avanti, cercando di levargli sempre più terreni, appellatevi ai vostri comuni o alla Provincia per chiedere come fare per interdire la caccia.
Le leggi ci sono, approssimative e sconosciute, però ci sono.
Informatevi.
Possiamo fermarli in qualche modo e ci proviamo.
Per questo fine settimana chiediamo se qualcuno ha tempo e voglia di venire a darci una mano per fare la recinzione al cinghialotto.
Abbiamo già individuato l'area adatta, per sabato mattina dovremmo avere le reti quindi week end di lavoro sodo e cinghiale felice.
Con le lacrime agli occhi.