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Dicembre è iniziato

Dicembre è iniziato, il freddo finalmente ci fa sentire che è inverno e il primo week end "open" di Agripunk è passato.
Week end lungo, tra l'altro, che ci ha portato un bel via vai di persone, doni e lavoretti da fare.
All'inizio eravamo un pò incerti sull'iniziativa (si sa che siamo un pò allergici alle folle e alla società) invece questo primo appuntamento ha riempito noi di soddisfazione, le belve di coccole e pappe e voi che siete venuti, di aria pulita e pappe buone... talmente buone che ve le siete pure portate via!
Vogliamo ringraziare infinitamente tutti coloro che son passati per un'ora, un giorno, 3 giorni e che hanno voluto condividere con noi la nostra tavola, la nostra casa e le faccende quotidiane.
Sono venuti sia coloro che ormai in un modo o nell'altro stanno entrando nel tessuto connettivo di Agripunk, sia persone nuove.
Premio "tenacia" ad un ragazzo di Varese che ha sfidato Trenitalia, diligenze, fiumi, monti e ore interminabili di viaggio per venirci (finalmente) a trovare e che appena arrivato a casa il primo messaggio che c'ha mandato è stato "mi mancate già, sento un vuoto dentro.."
Una cosa ci colpisce tantissimo di chi viene a trovarci per la prima volta...
Noi abitando qui e abitandoci anche quando i capannoni svolgevano la loro funzione di lager, ogni giorno guardiamo questo posto con occhi proiettati al futuro.
Tante lacrime abbiamo versato "prima" ed ora che siamo in lotta per convertire questo posto, guardiamo le cose appunto pensando al futuro... lì ci facciamo la voliera, lì ci mettiamo i conigli, lì la serra e così continuando.
Chi viene qui per la prima volta girella tra i capannoni guardandosi intorno mentre noi parliamo e raccontiamo e ad un certo punto ci rendiamo conto di quanto questo posto colpisca le persone.
A noi sembra un sogno che ora sia chiuso, ma chi lo vede per la prima volta lo vive come un incubo... ci si rende finalmente conto di cosa sono veramente gli allevamenti intensivi e ci si immedesima davvero con le povere anime che lì dentro hanno passato i loro ultimi attimi.
Per fortuna basta girarsi un attimo per essere assaliti dai caprini e vedere le maialotte mangiare felici coi polletti che scroccano per far ritornare la speranza.
Ed è qui che siete fregati, che sentite l'esigenza di tornare, che iniziate a progettare e magicamente vi ritrovate proiettati al futuro come lo siamo noi.
Abbiamo bisogno di persone come voi, date una speranza al genere umano.
Vi ringraziamo infinitamente!!
Voi che siete già stati qua sappiamo che tornerete e a voi che state leggendo e che ancora state pensando se farlo oppure no...
Le distanze sono relative... che state aspettando?