LANGUAGE
Cerca nel blog
Un Due Tre... STALLA!
Poco più di un mese fa, ci arriva una mail della Rete dei santuari per animali liberi, dove si chiede aiuto per una brutta storia che riguarda un allevamento e 8 mucche e ci allegano un articolo dove è scritto quello che è successo.
Dopo qualche tempo, mentre siamo all'Abatino, finalmente la notizia che le mucche sono state graziate!
Che è successo a queste mucche?
Quello che succede troppo spesso negli allevamenti nei quali sei solo un oggetto, una materia prima, se non vai bene sei un costo, se sei malato sei un peso, dove se non conviene farti vivere vieni lasciato morire...vi ricorda qualche altro luogo?
Sicuramente si...viviamo tutt* dentro ad un enorme allevamento dove chi è più forte campa e chi è più debole soccombe.
Ma dove, anche se sei il più forte, bravo, bello comunque la tua fine sarà sempre la stessa: diventare un prodotto da consumare, diventare uno scarto industriale...mangime per altri disgraziat* come te e come tutt*.
Viviamo in una società che si nutre di se stessa, ingurgitando i propri simili per inseguire uno stile di vita che tanto ci porterà comunque alla distruzione.
Loro erano scarti, scorie, materiale pericoloso perchè una mucca, come qualsiasi altro animale "da reddito" non viene concepito come altro se non prodotto finale per il consumo umano.
Le loro vicissitudini le avevano portate a non essere più macellabili perchè potenzialmente pericolose per la salute umana.
Dovevano essere abbattute perchè ormai inutili.
Una mucca se non viene munta o macellata che ci sta a fare al mondo?
Invece loro, come ognuno di noi, devono avere un loro posto nel mondo che non sia l'ennesima prigione.
Finalmente c'era la possibilità di salvare almeno loro, 8 tra migliaia che ogni giorno vengono condannat* a morte e Vitadacani c'è riuscita.
Noi abbiamo dato la disponibilità subito anche nel caso ci fosse stata l'imposizione che dovessero andare tutte in un unico posto, per fortuna invece ne arriveranno 3 perchè le altre troveranno casa presso gli altri rifugi della Rete.
La loro storia è riassunta qui e qui trovate l'aggiornamento.
In questi week end di settembre quindi stiamo lavorando per loro, per preparare una stalla sicura e protetta dove farle ambientare alla nuova vita.
Non sono mai state abituate a pascolare e a stare in uno spazio aperto, quindi stiamo preparando questo posto per loro dove per i primi tempi potranno sentirsi al sicuro ed abituarsi alle novità cioè che possono uscire quando vogliono e che quando escono c'è il prato ad attenderle.
Stiamo allestendo anche un altro ricovero dove creare un "punto ristoro" per tutt* e stiamo sistemando le falle della recinzione.
In poche parole, stiamo costruendo la rinascita...loro, nostra e di tutt* gli abitanti di questo piccolo angolo di mondo.
Il tutto ovviamente sotto la supervisione di Giorgina che gode più di altr* nel vedere smantellare l'ex allevamento (per questioni ovviamente personali).
Chi volesse venire a darci una mano è ben accetto!
Per info telefonateci al solito 055996946.
Se volete aiutarci anche in maniera non fisica QUI trovate tutte le info.
Ancora non si sa di preciso quando arriveranno, stiamo ultimando le ultime pratiche, e questa attesa ci logora.
Quando ero bambina, andavo spesso a trovare insieme a mio nonno dei suoi amici che avevano una fattoria, anche abbastanza grande., ma comunque ancora "vivibile". O almeno credevo.
Persone belle, che mi hanno cresciuta.
Giocavo coi loro figli, miei amici, facendo le casette e i labirinti con le presse di fieno.
Si mangiava l'uva appena colta.
Si correva tra i filari di mais e grano.
I vari animali che tenevano con se, anche se non in maniera intensiva, erano comunque reclusi.
I bovini nella fattispecie, erano divisi in vitelli da latte e vitelloni.
Poi c'era lei...questa grandissima e maestosa mucca bianca e nera, liscia come la seta, lucida come un cristallo.
Il bianco più accecante e il nero più profondo.
Non capivo perchè non potessero stare tutti insieme.
Vedevo che ai vitelli veniva dato il biberon e la mucca veniva munta...ma il suo latte finiva in un grande pentolone a bollire e separarsi dalla panna.
Il latte suo non veniva dato ai vitelli.
Ma perchè? mi chiedevo.
E ottenevo sempre la solita risposta...
Ogni tanto ti penso grande e splendida muccona, ultimamente molto spesso.
Ti ricordo così bella, docile e affranta.
Una volta mi hanno fatto provare a mungerti ma non ci sono riuscita perchè avevo paura di farti male, toccando quella zona così intima e calda.
Mi sentivo di violarla.
Chissà dove sei ora muccona bella, amica di tanti dopo scuola.
E' anche per te e grazie a te che ogni giorno mi alzo la mattina e lotto.
Ti penserò tantissimo quando 3 fortunate tue sorelle varcheranno quel cancello per venire a vivere una vita vera, molto diversa da quella che hai vissuto te e tante, troppe altre tue sorelle.
Alcune ne passano davvero di molto peggio della tua...tipo proprio loro 3.
Attendo quel giorno ormai così vicino con ansia perchè in loro rivedrò anche i tuoi occhi e avrò la conferma che nulla nella vita è vano ed insignificante.
Mi piacerebbe riuscire a chiedere a qualcuno come ti chiamavi, non per chiamare con il tuo nome una di loro ma per dedicare a te qualcosa...la loro nuova stalla, il loro nuovo pascolo, il loro torrente, un soffio di vento.
Se ogni giorno mi alzo e vivo per loro è anche per merito tuo.
Veglia da dove sei ora sulle tue sorelle liberate, perchè questi ultimi giorni passino in fretta e siano per loro lievi, come sia lieve il viaggio che le porterà nei luoghi dove saranno al sicuro.
E alle 3 che condurrai qui, racconta quanto è bello avere ogni tanto qualcuno che si intrufola di nascosto nella stalla e ti accarezza il muso perchè è a questo che dovranno abituarsi.
Dopo una vita di merda, si dovranno abituare alla libertà.
Go Cows!
Agripunk