4 anni dopo

Spesso, soprattutto durante questo periodo di grave difficoltà, ci viene chiesto perchè non troviamo un altro posto.
Più bello, più grande, più piccolo, più economico, più qualcosa, meno qualcos altro.
Vero ci sono tanti lavori da fare, ci sono troppi spazi, è ingestibile solo in due persone, 2000 euro di affitto a riscatto sono tanti, c'è l'acqua del pozzo e ti devi regolare nel consumo con le precipitazioni, c'è il minimo voltaggio perchè vogliamo consumare il meno possibile, ci sono quei capannoni così grigi...


Ecco, il punto è proprio questo: ci sono quei capannoni così tetri, così grigi, così brutti, così cupi.
E' proprio nascosto dentro ad uno di essi il motivo per il quale nessun altro posto potrà mai essere meglio di questo.
4 anni fa, qualcuno entrò dentro a quello più grande, il numero 7.
100 metri di lunghezzi per 10 di larghezza, l'unico con il pavimento piatrellato.
Davanti a se migliaia di pallidi visi terrorizzati si chiedevano che stesse succedendo.
2 di quei visini pallidi uscirono e videro la luce del sole per la prima volta nella loro vita.
Quei 2 visini fecero chiudere l'allevamento, con la loro storia.
Ora loro non ci sono più.
La voglia di restare a dormire sotto le stelle si è portata via Lisetta.
La crescita anomala indotta a questi animali invece si è portata via Giorgina.
Giorgina ci ha lasciati che aveva solo 2 anni ma il cuore e le zampe di una vecchina che troppe ne ha vissute nella propria esistenza.
Loro non ci sono più, ma noi ci siamo ancora.
Guardiamo ogni sera al tramonto quei capannoni con gli stessi occhi con i quali li guardava lei, dolce Giorgi, mentre prima di andare a dormire ricordava quanto era successo lì dentro nel corso del tempo e ammirava quanto invece stava accadendo ora pregustando un futuro sempre più bello, con gli occhi velati di tristezza sia per i tanti e tante compagn* finiti al macello, sia per la consapevolezza di non riuscire a vederlo questo futuro così lontano.
Guardiamo ogni sera i capannoni come fossimo lei.
Ma guardiamo ogni sera le belve che vanno a dormire e quelle che invece si risvegliano con gli occhi lucidi di chi ancora crede che ciò che vede non esista se non nella propria immaginazione.
Un'isola nascosta dalla nebbia che al risveglio scompare.
L'isola invece non è una visione, l'isola c'è e resiste.
Lo fa per loro, perchè sa che se questa visione scompare appaiono immediatamente altre migliaia di Lisetta e Giorgina, altre migliaia di pallidi visi, altre migliaia di bianchi fantasmi.
No, non vogliamo cercare un altro posto.
Il nostro posto è qui per evitare a tutto ciò di accadere.
Il nostro posto è qui, dove la sera migliaia di candide nuvole a forma di tacchino volano verso oriente per lasciare spazio alla notte e alle danze dei caprioli.
Agripunk non potrà mai essere lo stesso da un'altra parte...

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