Prendi una posizione

Aspettavamo di calmarci prima di scrivere qualcosa riguardo al Bay Fest ma, mentre ci schiarivamo le idee per raccontarvi cos'è successo, un'altra notizia ci ha fatti sobbalzare.
Partiamo da questa notizia.
Il nostro caro amico, compagno, confidente Nicholas Tomeo domenica 19 agosto, ha subito un'aggressione da parte del gestore di un locale a Vasto Marina.
Per chi non lo conosce, Nicholas è un compagno anarchico, antifascista e antispecista.
Forse avrete letto i suoi scritti su Umanità nova, forse avete sentito qualche suo dibattito.
Ma soprattutto è una persona con la quale è sempre stimolante intavolare una riflessione, è una persona che aiuta tante altre persone, è un'amico dal cuore grande... che non tollera perciò nessuna discriminazione o ideologia totalitaria o di dominio.
Nicholas aveva sentito provenire dal locale sparata a volume molto alto Faccetta nera, nota canzone propagandistica del ventennio fascista che decanta le lodi del colonialismo fascista e razzista a danno dell'Eritrea e di altri paesi del continente africano (bandita dopo l'alleanza con Hitler perchè "inneggiante alla promiscuità con il popolo africano" - nel testo vengono rivolti apprezzamenti sull'aspetto esteriore delle donne africane con l'espressione "bella abissina" a giustificazione della pratica di continue violenze ed abusi sulle donne, cosa assolutamente non tollerata dal furher in quanto considerate "impure"), e non aveva avuto esitazione ad entrare e a chiedere al gestore di levare la suddetta canzone in quanto "apologia del fascismo".
Il gestore dapprima abbassava il volume e, mentre Nicholas si girava, lo rialzava e si avventava sul nostro compagno colpendolo più volte, fermandosi solo quando qualcuno esterno al locale e soprattutto la sua compagna si buttavano in mezzo per bloccare il pestaggio.
Non contento il gestore del locale ha sbruffoneggiato poi con le forze dell'ordine intervenute e ha continuato a minacciare Nicholas appena queste se ne sono andate, compiendo un ulteriore atto di violenza ossia quello di chiamare i suoi figli e fargli fare il saluto romano per rafforzare le minacce.
Il nostro caro amico è stato medicato al pronto soccorso e se la caverà con pochi giorni di prognosi.
Quello che non passa facilmente è l'incazzatura per questa ennesima aggressione fascista.
Arrivata dopo aver letto del ragazzo a Cologna Veneta aggredito perchè indossava la maglietta antifascista, arrivata dopo le notizie di nuove aggressioni a sfondo razziale, arrivata dopo l'esperienza del Bay fest che ci ha lasciati con l'amaro in bocca.
Al Bay fest cos'è successo?
E' successo che nell'orario in cui i gruppi di punta iniziavano a suonare e che quindi tutta la gente era all'interno dell'area rendendo semideserto il lungomare all'ora di cena, dei fascisti si avvicinavano all'area del concerto, non pensavamo entrassero come invece è accaduto.
Dai racconti delle compagne e compagni che uscivano dal concerto abbiamo saputo che un numero imprecisato di fasci si erano piazzati a far barriera subito dietro il pogo, aggredendo chiunque ignaro della loro presenza si avvicinava per andare sotto palco.
Da quello che abbiamo capito un ragazzo è stato aggredito pesantemente ma via via che le compagne e i compagni venivano al nostro banchino s'è capito che le aggressioni sono state molte di più.
Accompagnate da numerosi furti commessi probabilmente da dei complici che approfittavano del para-piglia per rubare telefoni e portafogli, venendo così a conoscenza di dati sensibili e privati delle persone derubate.
Ci hanno anche riferito di come fuori dall'area del concerto, dopo essere stati buttati fuori (qui però non siamo sicuri se veramente siano stati buttati fuori o se sono usciti da soli) ci sia stato il tristemente ormai noto siparietto con le forze dell'ordine (anche questa è da confermare).
Quello che sappiamo è che sono usciti appena finito il concerto, quando ancora il lungomare era deserto.
Che c'era qualcosa di storto quella sera si intuiva... già nel pomeriggio si vedeva gente strana e un altro compagno li aveva avvistati all'inizio del lungomare, da dove però non si muovevano e da dove in molti pensavamo non si muovessero.
Poco prima della fine della musica, una pattuglia si fermava in mezzo al lungomare e un poliziotto si piazzava davanti al nostro banchino, il locale in spiaggia metteva il senso unico di entrata e il senso unico di uscita "per monitorare chi entra ed esce", loro che mentre se ne andavano qualcuno li ha sentiti dire al telefono che era "andato tutto bene", gente che iniziava a passare con cerotti sul volto.
Un delirio.
Eravamo indecisi se andarcene o rimanere per organizzarci nel caso fossero tornati la sera dopo e abbiamo scelto la seconda opzione constatando che la sera successiva di loro nemmeno traccia.
Ci dispiace che nel comunicato postato dagli organizzatori del concerto non si sia dato il giusto nome alla cosa... sono stati definiti "spiacevoli avvenimenti"... scusate ma a 20 km da Predappio non avete il coraggio di riconoscerle e chiamarle con il loro nome ossia "aggressioni fasciste"?



La nostra più totale solidarietà e complicità va a Nicholas, va al ragazzo di Cologna Veneta, va a tutte e tutti coloro che sono stati aggrediti al Bay fest, va a tutte quelle compagne e compagni che si sono trovati a subire la violenza fascista e repressiva in tutto il mondo.
Va ai compagni e compagne che ogni giorno subiscono la repressione e le aggressioni razziste, xenofobe, omotransfobiche.
Ricordiamo l'anno scorso, sempre mentre eravamo a fare il banchino a Igea marina, la notizia dell'uccisione di Heather negli Stati Uniti da parte di neo fascisti dell'alt-right, ricordiamo le recenti aggressioni a Firenze, le ricordiamo tutte anche se non riusciamo a scriverle tutte perchè sono troppe, perchè nessuna deve mai essere dimenticata, bensì deve essere vendicata.
Ricordiamo che ogni giorno il fascismo si manifesta con la violenza xenofoba, razzista, omotransfobica, psichiatrica.

Una piccola nota vorremmo aggiungere per chi leggerà questo scritto e inevitabilmente penserà "cosa c'entra questo con un rifugio?"... vorremmo ricordare come l'antispecismo dovrebbe andare di pari passo con l'antifascismo e contro a qualsiasi forma di sfruttamento, dominio, prevaricazione nei confronti di tutti gli animali di qualunque specie, inclusa la nostra.
Quindi c'entra eccome ed è nostro dovere prendere ancora una volta una posizione chiara e netta di fronte a questa deriva.





Facebook direct