Quando l'uomo decide che non è più Natura

Piccolo sfogo sulle recenti esperienze, mie ed altrui.

Ci sono linci, in un posto bellissimo ma che non è la loro casa, che non possono essere reinserite in natura perché chi dovrebbe liberarle teme che possano aggredire un malcapitato escursionista.
C'era una mucca, anzi due, che hanno deciso di lasciare la stalla dove vivevano sfruttate per provare l'ebbrezza dei verdi pascoli e dei boschi ma che qualcuno non voleva libere perché aggressive.
C'è una mamma orsa braccata perché (in teoria) il fungaiolo di turno s'è avvicinato troppo ai suoi cuccioli in mezzo al bosco.
Ci sono altri 3000000 e più animali che sono rinchiusi in posti angusti per essere tenuti sotto controllo medico e comportamentale per i più svariati motivi e non sono considerati nemmeno degni di avere un nome.
Ci sono animali da affezione e animali da reddito: quelli da affezione non diventano mai da reddito (alla luce del sole) però quelli da reddito (salvo casi rari ed eccezioni) non possono essere considerati d'affezione.
Simpatico fu il veterinario capo dell'Asl di Arezzo, col quale discussi per un'ora durante un corso perché questo concetto è talmente limitante che la mia pur limitata testolina non voleva accettarlo, quando mi prese per i fondelli perché non concepiva il motivo del mio arrabbiarmi per questo.
La battuta "ma perché, vuoi andare in giro con i tacchini al guinzaglio??" è stata triste quasi quanto la faccia e il balbettio che seguirono la mia risposta "no, veramente li lascerei tranquilli a farsi la loro vita in santa pace".
Tutte queste cose mi hanno fatto riflettere su quanto siamo lontani e quanto VOGLIAMO tenerci lontani da quella che è la grande incubatrice di tutti e tutto: la natura.
Non sappiamo più convivere.
Siamo diventati ignoranti.
Non portiamo rispetto.
Abbiamo deliri di onnipotenza.
E ne siamo felici.
Leggevo ieri un commento (di un'animalista ahimè) che parlava appunto di boschi e animali selvatici scrivendo che da lei ci sono le linci e che non ridono mica tanto....ora, se nemmeno noi che pretendiamo di salvare gli animali sappiamo conoscerli, la cosa mi assume una gravità colossale.
Secondo la tradizione biblica, all'atto della creazione noi siamo stati creati per ultimi e visto il casino che abbiamo combinato, dopo un pò ci siamo meritati l'acclamato diluvio.
E non c'era ancora stata la Rivoluzione Industriale...
Io non sono cattolica, ma questa parte della Bibbia mi piace, lo ammetto.
Sia che si pensi alle teorie bibliche che a quelle evoluzionistiche, tutto porta al semplice fatto che siamo tutti originati dallo stesso succo, atto divino o brodo primordiale, e che siamo quindi una piccola particella di tutto un insieme di cose che permette quello che si chiama VITA su questo Pianeta.
Ma, evidentemente, ce lo siamo scordati.
Ad un certo punto abbiamo alzato muri e barricate tra di noi, qualunque senso abbia questo noi.
Ci suddividiamo per etnie, nazionalità, specie, sesso, orientamento religioso, musica che ascoltiamo, se ci piace la rucola oppure no.
Ognuno di noi pensa di essere nel giusto e per questo decide che gli altri sono brutti e cattivi e meritano mazzate e basta.
A racchiudere poi tutte queste piccole suddivisioni, ce n'è una grande grande che divide l'uomo da tutto il resto: la natura appunto intesa come animali, foreste, acque dolci e salate..insomma..TUTTO.
Non si concepisce più questo TUTTO come qualcosa del quale facciamo parte anche noi, ma si presume a priori che tutto questo TUTTO sia qui solo ed esclusivamente in funzione dell'uomo e che sia una cosa a parte del quale l'uomo stesso può farne a meno o sfruttarlo in virtù dei suoi interessi.
Le foreste vergini? Ma a che servono? Piantiamoci palme da olio per la grande distribuzione e alberi per fare il pellet dicendo poi che è fatto con il legname riciclato.
I laghi, mari e fiumi con tutti quei pesci? Ma scherziamo? Peschiamoli tutti tanto quando finiranno basta "allevarli" e inquiniamo pure che le fabbriche sono più importanti.
Gli animali selvatici e liberi nel loro habitat? E poi arriva uno che si sta facendo il suo giretto e viene aggredito da una lince/orso/gnu/leone/triceratopo? No no, portiamoli all'estinzione relegando qualche esemplare in parchi e zoo giusto perché uno possa fare una foto ogni tanto per dire "ecco, così è fatto un orso".
Animali selvatici ci sono anche qui da noi.
Una famiglia di caprioli viene a trovare i capretti tutte le sere, nella sponda del lago abita un simpatico istrice, in uno degli appezzamenti nei quali dobbiamo coltivare ci razzolavano i cinghiali ma io non li abbiamo più rivisti...o meglio ho visto i segni del loro passaggio ma nessuno di questi segni ha arrecato alcun danno o disagio a noi (volpe a parte che purtroppo ha colpito duro..ma poi come fai ad arrabbiarti con una volpe?).
E' vero, a volte vorresti essere onnipotente per fare tante cose buone, ma non lo sei..sei un piccolo essere umano che ha la fortuna o disgrazia di avere raggiunto il potere di decidere se preservare o distruggere quello che millenni di lava ed esplosioni hanno plasmato in maniera così perfetta.
Ovvio che se tu ti consideri ancora in cima alla catena alimentare, ti è difficile capire questo.
Ma immagina per un momento di essere solo, a mani nude nella savana con un branco di leoni vicino vicino..puoi sopravvivere come no, dipende da molti fattori..primo fra tutti se il leone ha già mangiato.
Il punto è questo: se il leone non ha fame, probabilmente ti ignorerà.
Oppure, se ha dei cuccioli, ti assalterebbe per farti fuggire se rappresentassi per loro una minaccia, ma anche in questo caso non è detto che tu abbia la peggio.
Se ha fame è un altro discorso..e lì vedi chi è davvero in cima alla catena alimentare.
Questa piccola metafora è per ribadire il concetto.
L'essere umano uccide per il solo gusto di uccidere:
se ha già mangiato, uccide;
se ha dei cuccioli, uccide a volte pure i suoi stessi cuccioli;
se ha fame, si reca al più vicino centro commerciale a prendere cadaveri uccisi da qualcun altro quindi comunque uccide.
E cerca di eliminare, controllare, ingabbiare tutti coloro che possono mettere in dubbio la sua presunta superiorità.
Ed è per questo che mentre creature meravigliose spariscono, noi che proviamo vergogna per il nostro stesso pelo che a loro ci lega, siamo 8 miliardi e stiamo mandando in cenere TUTTO.
Ricordiamoci chi siamo..ululiamo ogni tanto alla luna, scaviamo una buca con le mani, mangiamo la frutta e le bacche direttamente dalle piante..e ricordiamoci che non siamo i soli a vivere in questo pianeta, e che ognuno di questi abitanti merita rispetto e protezione da parte nostra come noi li pretendiamo da altri.
E la prima forma per farlo è conoscerli nel loro intimo.
Siamo parte di una grande cosa e abbiamo un potere.
Usiamolo per la giusta causa.








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