E' appena passato un luuungo week end durato 5 giorni.
Giovedì sera abbiamo parlato delle multinazionali e dello sfruttamento delle terre e dei popoli.
Sono venuti a trovarci i ragazzi di Earth Riot da Bologna, associazione in prima linea nella campagna di informazione e lotta ai danni ambientali, portavoce di animali e popolazioni schiavizzati nel nome della globalizzazione e del consumismo.
Hanno spiegato quali conseguenze porta lo stile di vita basato sul dominio e sul consumo smodato di derivati animali e come possiamo modificare le nostre abitudini per porre rimedio.
Tanti amici sono venuti curiosi e affamati a sentire Simone ed a vedere il commovente documentario Alma che ha scosso anche il più coriaceo e stoico dei presenti.
Nei giorni dopo altri amici sono venuti a trovarci e domenica e lunedì ci siamo dati alla pazza gioia per festeggiare la cessata attività dell'allevamento posto dietro casa nostra.
Finalmente i capannoni sono sfitti.
Niente più tacchini condannati a morte, niente più trattori e camion a qualsiasi ora del giorno e della notte, niente più luci perenni 24 su 24 e niente più tanfo pestilenziale.
Ora rimangono solo gli uffici e i capannoni vuoti.
Da quelli con le porte sfondate si sente ancora l'odore di guano stantio uscire perché puliti alla meno peggio e per i pavimenti intrisi.
Passandoci davanti ed entrando, nel buio, nel silenzio assordante del vuoto l'angoscia prende il sopravvento insieme ai conati di vomito.
Chi è venuto a trovarci in questi giorni ha potuto vedere cosa non tanto siamo stati costretti NOI a vivere fino ad ora, ma cosa han dovuto sopportare le nostre bimbe per 100 lunghi giorni e soprattutto quello che hanno dovuto sopportare tutte le altre bimbe e bimbi per i quali purtroppo non abbiamo potuto far nulla prima di essere mandate al patibolo.
Molti c'hanno chiesto come abbiamo fatto a sopportare tutto questo e addirittura perché non ce ne siamo andati.
E abbiamo spiegato che l'unico motivo per cui siamo qui è per restarci e far si che nessun altro venga qui imprigionato per morire poi per la gola di qualcun altro.
E lo faremo in OGNI MODO ed a QUALUNQUE COSTO.
Tornando a queste giornate, ci sono venuti a trovare amici ed affezionati.
Umani di tutte le età, dalla famiglia meravigliosa coi bambini più splendidi del mondo, che ha portato pasta madre per tutti.
C'erano i compagni antispecisti e anche persone non (ancora) vegan e curiosissime.
La mia carissima amica Giulia che sta rivoluzionando la sua vita con una forza e un coraggio che le invidio e persino la mia sorella-mentore-amica Simona e il mio fratello Flavio che si rivoluzioneranno ben presto.
Tutti che hanno aiutato a far qualcosa e senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile.
Le tacchine son state felicissime di conoscere nuovi amici e beccare nuovi gingilli e scarpe e fare quattro chiacchiere con persone nuove che le hanno adorate subito come le adoriamo noi.
Ci avete commosso e vi siete commossi quando vi abbiamo raccontato la loro storia e quando le avete abbracciate e baciate.
Poi s'è parlato, tantissimo, del nostro progetto e di come va il mondo.
Con immenso piacere abbiamo condiviso esperienze ed idee su liberazione animale e umana.
Abbiamo condiviso anche imprevisti al limite dell'assurdo come il recupero di War nel mezzo del bosco di notte e l'impennata del tavolo completamente apparecchiato completo di 10 litri di zuppa e altrettanti di vino.
Abbiamo passato giornate bellissime insieme a persone che credono davvero in questo sogno e la quale convinzione e dedizione ha fatto breccia anche nei cuori e nelle menti di chi ancora non è del tutto convinto di poter fare questa scelta di vita.
Anche se lo vorrebbero negare, ho visto i loro sguardi mentre ci sentivano parlare e mi piace credere che domenica notte prima di dormire un pensierino lo abbiano fatto.
Oggi stavo impazzendo per cercare delle parole valide che rendessero il nostro stato d'animo.
C'ho messo 12 ore ma non perché non avessi persone e motivazioni per ringraziarle, ma perché qualsiasi semplice "grazie" in tutte le sue varianti sarebbe suonato banale e vuoto paragonato a quello che sentiamo davvero.
Avete riempito la nostra casa e il nostro cuore.
Ci avete dato nuova linfa vitale e ravvivato la nostra forza.
Oltre a chi è venuto a trovarci, menzione particolare va ai gruppi che son venuti a suonare.
I gruppi più vicini a casa (Drunken Corpse, Othismos, Spettro e il gruppo DI casa Kcv), i fantastici Interdizione dall'Emilia e gli insuperabili, musicalmente ed ideologicamente, Astensione dalla Puglia i quali testi, dedizione, umanità e grinta resteranno per sempre nell'anima nostra e di chi li ha conosciuti.
Noi non pretendiamo di cambiare il mondo, però almeno ci vogliamo provare.
Ultimamente eravamo un pò giù di corda e demoralizzati per vicissitudini legate ad eventi che hanno avuto luogo di recente e per una piega distorta che sta prendendo il veganesimo.
Sentiamo dire sempre più GO VEGAN e sempre meno GO ALF, vediamo sempre più gente pensare al lato salutista come se il vegan fosse solo l'antitesi dell'ennesima dieta Dunkan per dimagrire e pensare che si deve essere vegan solo perchè così non ti ammali e vivi in eterno.
Concetti legati all'antropocentrismo che si, possono concorrere in qualche modo alla causa, ma che soprattutto deviano le forze verso gli obbiettivi sbagliati.
Noi non vogliamo macellerie e supermercati con reparto vegan accanto ai cadaveri dei nostri fratelli. Li vogliamo CHIUSI e convertiti in fruttivendoli a km 0 e filiera corta.
Noi non vogliamo gli integratori e le "medicine per vegani" senza lattosio.
Vogliamo che ognuno abbia la libertà di potersi curare con quello che la natura dona.
Non vogliamo nuove mura di cemento dove sederci a mangiare chissà quale intingolo crudista con verdure fuori stagione.
Vogliamo che ognuno abbia la possibilità di coltivare il proprio cibo ed avere per questo sementi sane, naturali e antiche.
Come abbiamo letto in un articolo di Veganzetta (è uno degli ultimi, leggetevelo se non l'avete già fatto!) tutte queste manovre commerciali che profumano di vittoria in verità sono le ennesime cortine di fumo per farci stare buoni e tranquilli e soprattutto zitti e fermi.
Ci sedano con cotolette di seitan e lupino mentre accanto continuano a sgozzare creature.
E lo fanno anche con i nostri soldi.
Ma di questo ne riparleremo, non è questa la sede per le lamentele.
Ora ci preme solo farvi sapere che grazie a TUTTI VOI in questi giorni abbiamo finalmente ripreso forza perché abbiamo visto che c'è ancora gente che vuole le stesse cose che vogliamo noi.
Vi dobbiamo molto.
E vi promettiamo che non ci lasceremo MAI sconfortare dai veganpermoda e dai bollini assurdi.
Noi teniamo duro.
Il nostro progetto è avviato e in un modo o nell'altro si può realizzare.
Non sarà nè semplice nè veloce, ma sapere che vi abbiamo vicini ci rende più forti che mai.
In questo posto non entrerà più nessun animale per essere sfruttato e schiavizzato, se entrerà sarà perché è stato salvato dallo sfruttamento e dalla schiavitù.
Il nostro sogno è un Podere Vegano, e Podere Vegano sarà.
Ecco, ora posso finalmente concludere con un semplice immenso
GRAZIE.
David & Dez